lAnticipo

 

 

 

 

 

 

L'allenamento della velocità in canoa

 

 


 

In Corrente a

In corrente (1986) la CANOA


 

Considerazioni sul modo personale di tracciare un percorso di slalom.

La richiesta di Prono di esprimere in pochi minuti la filosofia che mi guida quando disegno un percorso di slalom, mi offre la possibilità di riflettere su quegli aspetti personali che uso nel posizionare le porte e quale sia la filosofia che mi aiuta a chiarire il modo di scegliere il loro posizionamento.

Per tracciare necessita la capacità di conoscere e saper leggere ogni tipo di acqua, con tale base bisogna immaginare il concorrente in quella situazione per verificare quale potrebbe essere il posizionamento delle porte facendo riferimento alla direzione della corrente, alla pendenza dell’acqua, al tipo di acqua intesa come onde, riccioli, rulli, etc..e non per ultimo tenendo conto della Simmetria del disegno del percorso da realizzare

 

L’osservazione degli atleti durante gli allenamenti e le gare.

Considerazioni generali, riflessioni e suggerimenti utili per il miglioramento della loro prestazione.

L’osservazione è il mezzo con il quale l’allenatore riconosce la chiave di lettura sulle difficoltà incontrate o errori commessi dall’atleta, offrendogli adeguati suggerimenti per porvi rimedio.

Le informazioni visive ricevute, mediate dalle conoscenze in materia, aiutano l’allenatore ad evidenziare situazioni che richiamano la sua attenzione e sulle quali ritiene di dover intervenire.

Il modo e la capacità di effettuare il suo intervento sono del tutto soggettive ed intuitive. Quindi, l’equilibrio personale, la capacità di ascolto, l’obiettività, le conoscenze acquisite attraverso l’attenta osservazione, la sperimentazione pratica e la conseguente verifica effettuata nel tempo, aiutano a formare quell’esperienza vissuta che è poi il bagaglio personale dell’allenatore.

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 Pagaiata

4) - Porte in risalita.   Oltrepassare in rotazione la porta nel modo più rapido ed economico

4a - Porte in acqua ferma o leggera corrente con:

- entrata a destra ed uscita dalla stessa parte

- entrata a sinistra ed uscita dalla stessa parte

- entrata a destra con uscita a sinistra (“S”)

- entrata a sinistra con uscita a destra (“S”)

Determinante e’ l’idea che dobbiamo acquisire lavorando sulle porte ed in particolare su quelle in risalita: entrare ed uscire nel modo più veloce e possibilmente più economico. Inoltre avere chiaro :

 

 

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3) - Porte sfasate. Passare fra porte sfasate per sperimentare l’anticipo.

2) - Porte in acqua mossa. Passare fra le porte in acqua mossa con le conoscenze acquisite in precedenza.

2a - La porta e la sua larghezza. Passare una porta in corrente per il suo centro, successivamente passare più verso destra e verso sinistra avvicinandosi sempre più ai pali sino a sfiorarli e poi a toccarli. Scoprire nel passaggio dove e’ più corretto inserire la pala per essere più veloce e non toccare i pali e quando e’ più importante pagaiare o solo controllare. Acquisire la capacità di controllare in modo “fine” la posizione della canoa e di toccare o non toccare il palo con il corpo, con la pala o con la canoa. Attraverso un buon controllo dello scafo e dei suoi spostamenti posso dirigermi dove voglio.

 

La porta.

La porta e’ formata da due pali di 1,60 m. sospesi ad una traversina e dipinti con 5 cerchi verdi e 5 bianchi per quelle in discesa e con 5 rossi e 5 bianchi per quelle in risalita. Il cerchio al fondo del palo e’ sempre bianco. La minima larghezza e’ di 1,2 metri e massima 3,5 misurata fra i pali. I pali devono essere rotondi con diametro compreso fra 3,5 e 5 centimetri e lunghi 2 metri. Il loro peso sufficiente affinché il vento, di normale intensità, non le muova. I pali vanno regolati approssimativamente a 15 centimetri dall’acqua e non devono in ogni caso essere mossi dall’acqua.

Preparare un campo per allenamento. La caratteristica e’ la semplicità per la facilità di trasporto, l’economicità nella realizzazione, facilità di montaggio. Preferibilmente montarlo su di un canale o su un fiume non molto largo, con o senza corrente.

Greg giro completo

 

Giro completo 

5) - Giro completo - Pivote – Cambio di direzione da 0° a 360°, senza avanzamento

5a - Per realizzare un giro completo o “ Pivote” facendo perno con la coda della canoa e nella C1 anche con la punta, dobbiamo:

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4) - Curva – Giro - Cambio di direzione da 0° a 180°, realizzabile con o senza avanzamento. Le manovre per realizzare il giro, all’inizio sono come per la deviazione, poi aumenta per necessità di esecuzione l’intensità dello sforzo e la sua frequenza.

4a - Per fare una curva ed avanzare, effettuare uno o più colpi (più ampi, più forti, più distanti dal bordo, più in avanti, etc.….) da un lato rispetto all’altro come già effettuato al punto C3/3a ma con intensità diversa per effettuare più rotazione con lo scafo.

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3) - Deviare – Piccolo cambio di direzione da 0° a 90°, realizzabile con o senza avanzamento.

3a - Per deviare ed avanzare, effettuare uno o piu’ colpi (più ampi, più forti, più distanti dal bordo, più in avanti, etc.….) da un lato rispetto all’altro.

2) - Mantenere o modificare la direzione.

Apprendere a dosare lo sforzo alla ricerca del mantenimento della direzione oppure per modificarla. Nello slalom la cosa importante è passare velocemente fra le porte mantenendo o modificando la direzione più o meno drasticamente.

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Linee fra le porte e tecniche di scorrimento nei cambi di direzione.

Nella gara di slalom si vince con l’assenza di penalità e la realizzazione del miglior tempo, per questo motivo fare alcune considerazioni sugli aspetti che condizionano la velocità dello scafo ci offre lo spunto per verificare quanto siamo capaci di percepire se questo avanzi senza interruzioni anche durante le deviazioni o le rotazioni.

Horn Campione Olimpico Augsburg 1972

Tecnica di pagaiata e direzione

La direzioneLa direzione è la parte nella quale si avanza per raggiungere l’obiettivo previsto. In teoria è una linea ideale che va dalla punta della canoa all’obbiettivo prescelto. Naturalmente ogni colpo di pala tenderà a far avanzare lo scafo ma contemporaneamente anche a fargli cambiare la direzione. Infatti dipenderà dal tipo di colpo, dalla zona di immersione della pala, dalla sua intensità e dal prolungamento dello stesso, che essa verrà influenzata. In pratica la nostra linea sarà una serpentina che passerà a cavallo della linea ideale ad ogni colpo di pala.

4) Giochi ed esercizi per migliorare l’apprendimento in acqua ferma.

 

Esercitazioni pratiche per percepire lo scorrimento dello scafo e l’intensità dei colpi, per gli spostamenti laterali, per fermarsi etc., lavorando correttamente da entrambi i lati. Acquisire il concetto di economicità del gesto.

4a Eseguire colpi di pala molto lentamente, seguendoli con lo sguardo dall’inserimento in acqua della pala sino all’estrazione della stessa. Ripetete più volte questi colpi per percepire meglio lo scorrimento della scafo e la libertà di movimento del tronco, delle spalle, del capo e degli occhi che dovrebbero assecondarlo senza interromperlo.

Violetta

La pagaia e la pagaiata

1) Spiegazione verbale, visuale e sperimentazione propriocettiva della pagaia a terra.

Scelta della pagaia.

Aiuto alla scoperta dell’attrezzo, della sua conoscenza e del suo funzionamento anche con un vissuto corporeo.

1a - Scoprire com’è fatta una pagaia. La pagaia è un attrezzo che ci permette di spostarci e di manovrare in acqua il nostro scafo dirigendolo dove desideriamo. E’ formata da un manico ovalizzato per aiutarci a direzionare correttamente la pala in acqua. Questo manico o tubo, è di lunghezza, diametro, peso, e materiali diversi (carbonio, kevlar-carbonio, alluminio, fibra di vetro, legno) a seconda delle esigenze canoistiche a cui deve far fronte.

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Il test delle 2 porte

Questo test che oramai viene utilizzato da tempo vede la sua nascita nel 1986-87 quando ci si rese conto della necessità di valutare in un modo meno empirico la preparazione dei nostri slalomisti che, nonostante tutto, avevano in quegli anni già avuto discreti risultati ai mondiali di Augsburg del 1985; "4° posto nella Canadese monoposto e 5° nel kayak maschile" tenendo in considerazione le condizioni economiche e di conoscenza specifica che avevamo in quegli anni.